Provvidenzialmente, quest’anno, la Pasqua sarà celebrata nello stesso giorno nei calendari gregoriano e giuliano, proprio durante questo anniversario ecumenico (il 1700th anniversario del primo grande concilio ecumenico: il Concilio di Nicea).
Rinnovo il mio appello affinché questa coincidenza serva da richiamo a tutti i cristiani a compiere un passo decisivo verso l’unità, intorno a una data comune, una data per la Pasqua (cfr Bolla Spes non confundit, 17); e la Chiesa Cattolica è disposta ad accettare la data che tutti vogliono fare: una data dell’unità.
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Alle porte della celebrazione della Settimana Santa vogliamo invitarvi ad aprire il cuore all'amore misericordioso del Signore che si dona e dà la vita per ogni uomo e donna. “Lasciamoci fin d’ora attrarre dalla speranza e permettiamo che attraverso di noi diventi contagiosa per quanti la desiderano.” (Spes non confundit n. XNUMX). Oggi più che mai, il mondo ha bisogno che annunciamo la Risurrezione di Cristo, il suo amore e la sua tenerezza, in un mondo devastato da tanto orrore e sofferenza. Trasmettere agli altri tutto il buono che il Signore ha fatto con noi. Siamo testimoni di speranza e seminatori di pace nella nostra vita quotidiana, vicini ai più poveri e vulnerabili e così, passo dopo passo, realizziamo il Regno di Dio su questa terra.
Confidiamo nelle parole del Signore che ci dice: “Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?”. (Is 43,19)
Eva Fernández Mateo – Coordinatrice del Segretariato
+ Eduardo García – Assistente Ecclesiastico
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18 APRILE – COLLETTA DEL VENERDÌ SANTO PER LA TERRA SANTA
La Segreteria del FIAC promuove la Colletta dal 2014-15 in diversi Paesi, in collaborazione con la Custodia di Terra Santa e i Commissariati di Terra Santa presenti in Italia e negli altri continenti.
21 APRILE – 8 GIUGNO: VIA LUCIS VIA PACIS
Otto tappe per contemplare il mistero della Risurrezione, seguendo le orme delle donne, degli apostoli con Maria e dei discepoli di Gesù «fin dall'ottavo giorno in cammino con il Signore Risorto».
Otto tappe per camminare con tanti popoli che vivono nel conflitto sottolineando nell'anno giubilare in cui siamo pellegrini di speranza queste parole di Papa Francesco: «a partire dalle parole del profeta Isaia, alcuni tratti di una diplomazia della speranza, di cui tutti siamo chiamati a farci araldi, affinché le dense nubi della guerra possano essere spazzate via da un rinnovato vento di pace.»
