Il 28° Congresso Renovabis, tenutosi dal 10 al 12 settembre 2024 a Freising, in Germania, ha riunito partecipanti da tutta Europa per esplorare questioni critiche legate alla fede, alla secolarizzazione e al ruolo della società civile. L'evento, a tema “Avere una missione – dare una testimonianza credibile”, incentrato su come il messaggio cristiano possa essere accolto positivamente in un'Europa sempre più secolarizzata, dove l'indifferenza religiosa è in crescita, ma il desiderio di una vita appagante rimane universale.
Il congresso si è aperto martedì 10 settembre con visite facoltative alla Bavarian State Exhibition presso il Freising Diocesan Museum, seguite dalla registrazione, un buffet serale e un Vespro di rito bizantino presso la St. George's Parish Church. Questo servizio è stato celebrato dal vescovo Dr. Volodymyr Hrutsa dall'Ucraina e dal vescovo Wolfgang Bischof di Monaco. La giornata si è conclusa con l'inaugurazione della mostra “Icone contro la guerra”, con opere di artisti ucraini che simboleggiano la resistenza alla violenza attraverso l'arte.
Mercoledì 11 settembre sono iniziati i lavori formali del congresso. Dopo il benvenuto del CEO di Renovabis, Prof. Dr. Thomas Schwartz, e dei dignitari locali, i partecipanti si sono immersi nel tema centrale: come la chiesa può rispondere alla crisi di fede in Europa. Il Prof. Dr. Detlef Pollack dell'Università di Münster ha presentato un discorso principale sulle cause e i retroscena dell'attuale crisi di fede e di partecipazione alla chiesa in Europa. Sono seguiti approfondimenti sulla religiosità e sulla vita della chiesa nell'Europa centrale e orientale, con relatori provenienti da Bulgaria, Kosovo e Polonia che hanno condiviso le loro esperienze.
Le sessioni pomeridiane hanno visto la partecipazione di vari gruppi di dialogo incentrati sulle sfide cristiane contemporanee. Gli argomenti spaziavano dalla dimensione terapeutica della religiosità all'influenza dei media digitali sulla divulgazione della chiesa. Queste discussioni hanno offerto opportunità di impegno più profondo con questioni quali la protezione ambientale, l'impegno sociale e il futuro dei giovani nella chiesa.
In rappresentanza del FIAC (Forum Internazionale di Azione Cattolica) e dell'Azione Cattolica Romania, Codruța Fernea, presidente dell'Azione Cattolica Romania, ha partecipato all'evento. Ha fatto parte del gruppo di discussione incentrato sul tema "Influencer nel Nome del Signore" - Comunicazione tra Chiesa e Media. In un mondo sempre più digitale, sorge la domanda: come possono i cristiani dare testimonianza personale della propria fede oggi? La sessione ha visto due presentazioni di esperti dei media, il dott. Victor Khroul e Fratel Lukas Boving, un monaco benedettino. Insieme, i partecipanti hanno discusso e dibattuto su come i temi religiosi possano essere comunicati in modo autentico nel mondo di oggi, nonché sulle opportunità e le sfide della presenza della Chiesa nei media. Hanno esplorato i limiti e l'efficacia della trasmissione di testi biblici o messaggi evangelici senza perdere la loro autenticità attraverso piattaforme online come Facebook, YouTube, TikTok e altre.
La giornata si è conclusa con un evento serale pubblico caratterizzato da uno spettacolo teatrale e da una tavola rotonda su "Dov'è Dio oggi?" Esperti provenienti da contesti diversi, tra cui la dottoressa Yasemin El-Menouar della Fondazione Bertelsmann e il vescovo Tomáš Holub della Repubblica Ceca, hanno esplorato il modo in cui la fede e la religione possono dare speranza in un mondo in crisi.
Giovedì 12 settembre, dopo la messa mattutina, il congresso è proseguito con un discorso dell'arcivescovo Vincenzo Paglia sul futuro globale del cristianesimo. Un panel finale ha discusso le prospettive di speranza per il ruolo della chiesa in Europa, sottolineando che, nonostante le sfide, la fede rimane una fonte di speranza e salvezza.
