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Sacrofano (Roma), 25 aprile 2024

XVIII Assemblea Nazionale dell'Azione Cattolica Italiana. Indirizzo di apertura

Eva Fernández Mateo, Presidente Nazionale Acción Católica Generale Spagna e Coordinatrice del Segretariato del Forum Internazionale di Azione Cattolica

Ultimo aggiornamento: 3 maggio 2024

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La Presidenza Nazionale dell'Azione Cattolica Italiana ha invitato Eva Fernández Mate a partecipare alla XVIII Assemblea Nazionale in qualità di Presidente Onorario nelle sessioni inaugurali del 25 aprile pomeriggio e del 26 mattina.
Pubblichiamo il suo discorso.

Vi ringrazio di cuore per l'invito a partecipare alla vostra XVIII Assemblea Generale e a condividere queste giornate così importanti per la vita non solo dell'Azione Cattolica, ma anche della Chiesa e della società italiana, grazie al vostro impegno nel tessuto sociale.

All'inizio di questa Assemblea, vorrei portare al cuore di tutti la richiesta che Papa Francesco ha rivolto alla nuova segreteria del Forum Internazionale di Azione Cattolica nel novembre 2022. Quelle parole risuonano ancora dentro di me e mi ispirano ogni giorno. Ci ha detto:

Ascoltare innanzitutto gli uomini, le donne, gli anziani, i giovani e i bambini veri, nei loro contesti, nelle grida silenziose espresse nei loro sguardi e nei loro profondi lamenti. (…) Ascoltare con orecchi aperti la novità con cuore samaritano.
In secondo luogo, ascoltare i battiti dei segni dei tempi (…) per fare della storia – con le sue complessità e contraddizioni – una storia di salvezza. Abbiamo bisogno di una Chiesa vitalmente profetica, a partire da segni e gesti che mostrino che esiste un'altra possibilità di convivenza, di relazioni umane, di lavoro, di amore, di potere e di servizio.
E, infine, perché ciò sia possibile, abbiamo bisogno di ascoltare la voce dello Spirito (che…) ci invita a percorrere strade antiche e sempre nuove: quelle della testimonianza, della povertà e della missione, per liberarci da noi stessi e inviarci nella il mondo. [1].

Il Papa ci chiede: Ascoltate tutti, ascoltate i segni dei tempi e ascoltate lo Spirito.

Durante la celebrazione dell’Assemblea sinodale dello scorso ottobre, sono emersi in primo piano la necessità e il valore fondamentale dell’ascolto e del dialogo profondo per poter rispondere alle molteplici sfide che oggi ci troviamo ad affrontare. Molte di queste sfide sono evidenziate nella bozza di documento preparata per questa Assemblea.

Sono convinto che, nella Chiesa sinodale, noi membri dell'Azione Cattolica abbiamo molto da offrire attraverso la nostra esperienza di cammino insieme, la nostra formazione, il discernimento, il processo decisionale e il coinvolgimento nella vita pubblica. Con umiltà e riconoscendo anche le nostre debolezze, offriamo la nostra esperienza di fede per continuare a fare passi per realizzare la Chiesa e il mondo che il Signore sogna.

Tutto questo cammino intrapreso con il Sinodo è un invito costante a recuperare la centralità della nostra missione: annunciare Gesù Cristo. «Come discepoli di Gesù, non possiamo sottrarci al compito di manifestare e trasmettere all’umanità ferita l’amore e la tenerezza di Dio»,[2] favorendo, con la nostra testimonianza, «cammini di riconciliazione, di speranza, di giustizia e di pace».

È un tempo favorevole per una conversione personale e comunitaria che ci aiuti ad essere una Chiesa con le porte aperte che accoglie, ascolta e accompagna tutte le persone nella loro realtà concreta, senza pregiudizi né etichette; una Chiesa in cui promuoviamo la cultura dell'incontro e della cura; una Chiesa in cui ci sentiamo a casa, in famiglia. Una Chiesa in cui si rifletta chiaramente l’opzione preferenziale per i più poveri e vulnerabili, integrandoli nelle nostre comunità, dando loro voce e denunciando tutte le situazioni di ingiustizia e di abuso.

Il motto del vostro incontro con il Papa “A braccia aperte” esprime il vostro desiderio di andare avanti in questo cammino sinodale.

Lo dimostra anche il titolo dell'Assemblea Nazionale 'Testimoni di tutte le cose da Lui fatte'.

Guardare le nostre comunità oggi, approfondire la comprensione della vocazione laicale e aiutare, come Azione Cattolica, tanti altri laici a viverla nella loro vita quotidiana è una grande responsabilità. Troviamo modi per rendere la corresponsabilità una realtà in ciascuna delle nostre parrocchie e diocesi, lavorando nella complementarità e nella reciprocità tra uomini e donne, valorizzando i carismi e i doni di ciascuno. Nell'Instrumentum Laboris per l'Assemblea sinodale ci viene detto che «il contributo di ogni battezzato è unico e indispensabile».[4] Crediamo davvero a questa affermazione? Sento che il mio contributo è unico e indispensabile? E quello degli altri? Nella nostra Chiesa c’è un urgente bisogno di dare voce e valore, soprattutto ai GIOVANI, coloro che si sentono esclusi ed emarginati, coloro che sono alla periferia, coloro di cui nessuno tiene conto.

E in questa esperienza di corresponsabilità, voi sapete che il Papa dice spesso che il clericalismo è «il male peggiore che la Chiesa possa avere oggi».[5] Come Azione Cattolica, lavorando insieme ai nostri pastori, collaboriamo affinché, passo passo dopo passo, potremo porre fine a questo cattivo esercizio dell'autorità e soprattutto per non cadere noi stessi nella tentazione del clericalismo laico. Il nostro riferimento e modello sia sempre Gesù, che esercitò l'autorità attraverso il servizio, e imitiamolo sempre in ogni compito o responsabilità che ci viene chiesto.

Questa Assemblea può essere anche un momento propizio per discernere come vivere ogni giorno il proprio compito.

In questi giorni tutta l'Azione Cattolica del mondo vi tiene presente e prega per voi, e in particolare l'Azione Cattolica generale della Spagna, poiché questo fine settimana si incontreranno tutti i responsabili di ciascuna diocesi. Saremo uniti nella preghiera e nel discernimento affinché lo Spirito vi indichi la via da seguire, pronti a rispondere ai bisogni della Chiesa pellegrina in Italia[6] e, come ci ha detto Papa Francesco nel 30° anniversario del FIAC, io sono certo che sperimenterete che, «con la forza dello Spirito, dobbiamo dare una risposta qui e ora al grido del mondo»… Chiesa en salida che si avvicina come il samaritano ad ogni uomo e donna che soffre nella sua carne o nella sua vita. nel loro spirito il dolore di questo tempo.[7]

Vi auguro una proficua Assemblea e che possiate continuare a camminare insieme, sperimentando “la dolce e consolante gioia di evangelizzare”[8].

 

[1] Messaggio del Santo Padre Francesco al Forum Internazionale di Azione Cattolica, 27 novembre 2022. [2] Rapporto di sintesi della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Introduzione. Ottobre 16. [2023] Ibid. [3] Instrumentum Laboris per la prima sessione della XVI Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi, n. 4. [53] Intervista di Papa Francesco a El País nel gennaio 5. [2017] Cfr. Lettera del Santo Padre nel 6° anniversario del Forum Internazionale di Azione Cattolica. novembre 30. [2021] Ibid. [7] Discorso di Papa Francesco ai partecipanti al Congresso del Forum Internazionale di Azione Cattolica. aprile 8.

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