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Da Castel Gandolfo, 10 agosto 2012

Vivete in pienezza il vostro carisma che consiste nell'assumere integralmente la finalità apostolica della Chiesa

Messaggio in occasione della VI Assemblea Ordinaria del Forum Internazionale di Azione Cattolica

Ultimo aggiornamento: 20 marzo 2024

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Al mio venerato fratello
Vescovo DOMENICO SIGALINI
Cappellano Generale del Forum Internazionale di Azione Cattolica

In occasione della Sesta Assemblea Ordinaria di questo Forum Internazionale di Azione Cattolica desidero rivolgere un cordiale saluto a voi e a quanti prendono parte a questo importante incontro. Saluto in particolare Emilio Inzaurraga, Coordinatore del Segretariato, i Presidenti nazionali e i Cappellani. Un pensiero speciale rivolgo a Mons. Petru Gherghel, Vescovo di Iaşi, e alla sua diocesi, che ospita questo evento ecclesiale, nel quale siete chiamati a riflettere sulla “corresponsabilità ecclesiale e sociale”. Si tratta di un tema di grande importanza per i laici e che ben si inserisce nel prossimo Anno della Fede e nell'Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla Nuova Evangelizzazione.

La corresponsabilità esige un cambiamento di mentalità soprattutto riguardo al ruolo dei laici nella Chiesa. Essi non vanno considerati come “collaboratori” del clero, ma come persone realmente “corresponsabili” dell'essere e dell'agire della Chiesa. È importante, pertanto, che si consolidi un laicato maturo e impegnato, che possa dare il proprio specifico contributo alla missione ecclesiale nel rispetto dei ministeri e dei compiti che ciascuno ha nella vita della Chiesa e sempre in cordiale comunione con i vescovi.

A questo proposito la Costituzione dogmatica Lumen Gentium descrive lo stile dei rapporti tra laici e pastori con l'aggettivo “familiare”: «Molti benefici per la Chiesa si possono attendere da questo rapporto familiare tra laici e pastori. Nei laici si rafforza il senso della propria responsabilità, si incoraggia il loro zelo, sono più disponibili ad unire le loro energie all'opera dei loro pastori. Questi ultimi, aiutati dall'esperienza dei laici, sono in grado di giudicare con maggiore chiarezza e adeguatezza sia nelle questioni spirituali che in quelle temporali. Forte di tutti i suoi membri, la Chiesa può così compiere più efficacemente la sua missione per la vita del mondo» (n. 37).

Cari amici, è importante approfondire e vivere nella Chiesa questo spirito di profonda comunione, caratteristico degli inizi della comunità cristiana, come attestano gli Atti degli Apostoli: «La compagnia di coloro che credevano erano di un solo cuore e anima” (4:32).

Possiate sentire vostro l'impegno di lavorare per la missione della Chiesa: con la preghiera, lo studio e la partecipazione attiva alla vita ecclesiale, con uno sguardo attento e positivo sul mondo, nella costante ricerca dei segni dei tempi. Attraverso un impegno serio e quotidiano di formazione non stancatevi di affinare sempre più gli aspetti della vostra specifica vocazione di fedeli laici chiamati ad essere testimoni coraggiosi e credibili in tutti gli ambienti sociali affinché il Vangelo sia una luce che porti speranza nelle situazioni problematiche, difficili e situazioni oscure che le persone oggi spesso incontrano nel loro cammino attraverso la vita.

Guidare le persone all'incontro con Cristo, annunciando il suo Messaggio di salvezza in linguaggi e modi comprensibili al nostro tempo, segnato da processi sociali e culturali in rapida trasformazione, è la grande sfida della nuova evangelizzazione. Vi incoraggio a perseverare generosamente nel vostro servizio alla Chiesa. Vivere in pienezza il vostro carisma che consiste nell'assumere integralmente la finalità apostolica della Chiesa, in un fecondo equilibrio tra Chiesa universale e Chiesa locale e in spirito di stretta unione con il Successore di Pietro e di attiva corresponsabilità con i propri Pastori (cfr Concilio Vaticano II, Decreto Apostolicam Actuositatem sull'apostolato dei laici, n. 20).

In questa fase storica, alla luce del Magistero sociale della Chiesa sforzarsi anche di essere, sempre più, laboratorio di “globalizzazione della solidarietà e della carità”, per crescere, con tutta la Chiesa, nella corresponsabilità dell'offerta all'umanità un futuro di speranza e con il coraggio di formulare proposte impegnative. Le vostre Associazioni di Azione Cattolica vantano una lunga e feconda storia, scritta da coraggiosi testimoni di Cristo e del Vangelo. La Chiesa ha riconosciuto alcuni di loro come Beati e Santi. Seguendo le loro orme, voi siete chiamati oggi a rinnovare il vostro impegno a camminare sulla via della santità, mantenendo un'intensa vita di preghiera, incoraggiando e rispettando cammini di fede personali e valorizzando le ricchezze di ciascuno, con la guida dei vostri sacerdoti-cappellani e di responsabili che possano educare alla corresponsabilità ecclesiale e sociale. La vostra vita sia “trasparente”, orientata dal Vangelo e illuminata dall'incontro con Cristo, amato e seguito senza paura. Fate vostre e condividete le scelte pastorali delle diocesi e delle parrocchie, favorendo occasioni di incontro e di sincera collaborazione con gli altri membri della comunità ecclesiale, creando rapporti di stima e di comunione con i sacerdoti per una vivace comunità ministeriale e missionaria. Coltivate autentici rapporti personali con tutti, a cominciare dalla famiglia, e offrite la vostra disponibilità a partecipare a tutti i livelli della vita sociale, culturale e politica, tendendo costantemente al bene comune.

Con questi brevi pensieri, mentre assicuro il mio affettuoso ricordo nella preghiera, per voi stessi, per le vostre famiglie e per le vostre associazioni, imparto di cuore a tutti i partecipanti all'Assemblea la mia Benedizione Apostolica, che estendo volentieri a quanti incontrate nel tuo apostolato quotidiano.

Da Castel Gandolfo, 10 agosto 2012.

BENEDETTO PP. XVI

 

Il messaggio in diverse lingue sul sito del Vaticano

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